S. ANDRIOLO
GIOVANNI LACATENA: tra l' Iper - Naturale e il Fantastico. L'arte di Giovanni Lacatena esprime una doppia verità:
quella più intima e libera del pittore e quella " superiore "
e spirituale che cominemente la gente non riesce ad intendere. Ed il
colore avvalora questa realtà superiore con tutti i suoi significati
simbolici ricchi di metafore ed allegorie. Anche, quando a volte
predomina il tono scuro, non si avverte nulla di minaccioso, anzi ha la
forza di rendere più teneri e più luminosi gli altri: che compongono
per questo un insieme di grande armonia, con i corpi magicamente
tranquilli , profondamente poetici nei loro rapporti. I colori, resi
trasparenti dalle sfumature chiare ( una luce interna alle cose )
perdono ogni violenza. Infatti è un colore poeticamente astratto,
appunto " sognato ". Il sogno associato all'idea di spontaneità
e di verità è importante per il pittore come per tutti i
rappresentanti delle avanguardie europee e per i surrealisti in
particolare. Un intera generazione, insomma, alla quale la psicanalisi
indica la strada dell'inconscio, quindi una nuova libertà di
espressione. Scriverà Mirò: " Dipingere come in un sogno, nella
più totale libertà ". Ebbene, è proprio questo l'intento di
Giovanni Lacatena. Il suo universo è costituito da simboli, da sogni:
un universo nel quale si realizza il superamento del naturale per
approdare nela sfera dell'iper-naturale e del fantastico. Così il
pittore entra nell'immaginario costituito di fantasia e desiderio. Il
fantastico nasce, quindi, come profonda esigenza psicologica, perchè
offre all'uomo, angustiato dalle asprezze della vita, l'illusione di
capacità e di poteri inesistenti e gli fa balenare valenze
compensative. Tutto ciò mi riporta ad Hermann Hesse: " Bisogna
trovare / il proprio sogno / perchè la strada diventi facile / Ma non
esiste un sogno perpetuo / Ogni sogno cede il posto / ad un sogno nuovo,
/ e non bisogna volerne / trattenere alcuno./ |
Sara Andriolo |