U. LACATENA

 

NUOVE E VECCHIE FORME

Il vecchio nel nuovo ed il nuovo nel vecchio.

Le tele di Giovanni Lacatena sempre si rigenerano, sempre uguali a se stesse.

Nel motivo, nella luce, nei colori, nel fil rouge che tesse la trama dei disegni: l’infanzia, tanto cara al pittore, che permea tutta la produzione dell’artista. Un’infanzia fatta di sogni, di giochi, di speranze vanamente attese, di libertà e calore.
Poeta delle forme, Giovanni riveste di nuovi abiti, i suoi vecchi amori: l’universo, la natura, i giochi dei bambini, la musica, la scuola.

E le tensioni verticali che i soggetti dei quadri sembrano soffrire, palazzi dalla prospettiva volutamente deformata che tendono in modo spasmodico verso l’alto, sono come liberate dalla forma stessa della tela, che segue, assecondando, le linee degli oggetti raffigurati.

Dove portano queste volute geometriche accostate in spazi irreali? Fuori dal quadro. Il contenuto irrompe nella forma e la tensione non si spezza, anzi, ne esce viva e rafforzata.

I soggetti più diversi prendono vita in un vuoto apparente, attori protagonisti di un palcoscenico onirico fatto di lune in gabbia, pennarelli che spuntano fuori dal mare, panchine sospese.

Tensioni e distensioni armonicamente composte, volutamente invertite, giocosamente distorte: la forma compenetra il contenuto e viceversa.

E’ l’ingegno del pittore che guarda alla vita con sguardo acuto e riesce a scorgere un’altra verità nascosta: allora nella fantasia dell’artista, come in quella d’ognuno di noi, una matita può sorreggere la luna; cielo, terra e acqua possono invertire i loro colori di sempre, invadere spazi chiusi o esser semente di nuove forme e nuove vite.

 

A papà

 

 

Il vecchio nel nuovo

il nuovo nel vecchio;

matite sospese che guardano alla luna

paesaggi vuoti e densi

dell’amore di ragazzo.

Suoni e silenzi,

silenzi geometrici e curvi sul gioco;

e il cielo vivo

riempie le tele;

esplode il colore nelle sale del mare

mentre i palazzi

s’alzano al cielo a rendergli omaggio.

E la luna perlacea,

danza leggera su onda cerulea.

 

Taranto, 28/04/2005

Ughetta Lacatena

 

 

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